venerdì 2 maggio 2008

settimana d'aprile

mi sveglio, ad occhi chiusi guardo il sole,faccio colazione,accendo la televisione
tra cartoni e saluti romani al cupolone,tra il ricordo di partigiani,la festa del
lavoro e le politiche rassicurazioni, basta morire di fatica.mentre qualcuno spegne la fiamma olimpica,la pace è il suo fumo che svanisce al
vento,sono figlio del mio tempo,ancora qui chiamato a difendere il mio libero credo,
sono stanco,vivo nelle provincia della mia confusione, mentre c'è chi lotta per le
poltrone,con i fucili caldi pronti alla federale rivoluzione.stanca l'anima stanco il corpo,enrico dov'è finito quel pensiero che ci faceva
sperare, mi ritrovo solo, è il conto da pagare per la mia buona intenzione, lascio
che svanisca nel molle ventre di un'illusione, mentre qualcuno erige eroi di
malaffare alla nazione.