inconsapevole brillantezza assassina di questo diamante,l'infame vanità miete vittime di bambini soldato,i tuoi gioielli sono l'infanzia rubata di un 'infante troppo innocente per capire,lo sfruttatore schiavo avido di occidentale piacere,consuma la sua guerra nel ventre della terra rossa dove il cielo è così grande che ti ci puoi perdere nella sua pienezza,a nessuno interessa quanto dolore ci sia sul tuo monile ma tutti ne apprezzano la sua grandezza. è la morte il dono tuo più bello,tutti accecati dalla sua lucentezza,per non veder il sangue intorno, è possibile sfruttare questa bieca contentezza per il bene della tua bellezza.
martedì 27 maggio 2008
martedì 20 maggio 2008
l unità
Pubblicato da ras alle 21:19 0 commenti
sabato 17 maggio 2008
eremo appassionato
rigoglioso giorno a venire,avvilita s'accascia al suolo,sublime ansimante corpo
desueto.dell'ardore appassito,un ricordo nell'animo ferito,solo un sospetto di vaga
riconciliazione con la perseverante forza di credere nel sentimento,come amante
esangue grida l'ultimo piacere,di reincarnata soddisfazione si nutre la mia
redenzione.nel fumo che si arrampica sui muri di questa condanna, rivive il tempo andato,tra i
sorrisi e voluttà consumate,quando della bellezza si mostrava il fiore e di
senescenza paura non vi era dove.rivive il rimpianto solo dell'eccesso,musa rimani
nell'istante del tuo massimo splendore,non morire come foglia che cade,se proprio
devi, riposa dolcemente fra le mie intenzioni,senza mostrar la via per l'ade .
dannati al lor veleno, lascia questi mostri di vite vissute,rimani li a cullar, chi
di pena s'infetta l'animo, la gioia è impulso per chi ostenta sorrisi come
brillanti, vive delle oppinioni altrui e di compagnia si circonda per non patire del
nero perire. or declamo il mio confesso come serpe in seno cresce l'ossesso, scura
ombra mi viene appresso,indesiderata compagnia,parallela visione della mia lucida
follia.
Pubblicato da ras alle 13:24 0 commenti
Etichette: poesia
venerdì 16 maggio 2008
Friedrich Nietzsche
Pubblicato da ras alle 22:08 0 commenti
odio genera odio
l'odio genera odio dal male che nasce,non può che generare altro male, quando il sentimento è gravido, partorisce i figli distorti di questa insana ira, fuoco e fiamme per la guerra tra i poveri, mentre loro a pancia piena stanno a guardare.il presagio di un'oscuro tempo sta per arrivare,l'ancestrale paura di qualcosa che mina le basi alla nostra sicurezza è scoccata, attenzione alla scintilla che a tutto darà fuoco,purtroppo non si potrà più fermare,troppo lontani dal passato per poter ricordare .
(ras)
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giovedì 15 maggio 2008
lunedì 12 maggio 2008
il rimedio dell'orgoglio
bisogna riposare senza nulla cessare,il constante apparire dell'incerto,muove lo scrupolo.muta rivalsa,acre condanna,sapore di innata pesantezza,scrivo di nuovo l'oblio dell'anima, son poeta del nulla dire e dono parole a chi non può sentire,porto il rimedio al torto, riporgo l'abbreviazione del mio percepire,perchè son della falsità il volto,predico sagge maldicenze,delineo il confine tra me e il mio danno,la regola del gioco,del potere l'inganno, rimango solo qui a difendere il vuoto, bianco nulla, del mio sapere.ritorno alla mente per la diritta via, lungo cammino per il rimpatrio della ragione,accogli me e la mia illusione,dalla fretta di una lenta confusione,la persecuzione a cui mi diletto senza graffiar per difetto,la paura spinge il gesto,di giudizio riempio il mio petto, senza neanche poter sfogare,la mia arrabbiata delusione,il sardonico sorriso come molesto preavviso,discordia incessante,mutevole e vana espiazione di innocente colpa.infine a te scrittore dedico il mio pensiero leggi l'istante del tuo dolore,assimili la tua paura e ricami rime per il buon lettore,gia ti vedo nel bianco schermo che scarti i tuoi pensieri,allora metti le vesti dèll'alchemico figuro,citazione o ispirazione,plagio o confusione, senti il vuoto dell'anima e il peso della tua stanchezza e hai bisogno di gloria per compensare del tempo che hai passato ha scavare nella tua memoria.
Pubblicato da ras alle 20:19 1 commenti
eugenio montale
Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza:era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
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giovedì 8 maggio 2008
l'idea vivrà sempre
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mercoledì 7 maggio 2008
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venerdì 2 maggio 2008
settimana d'aprile
mi sveglio, ad occhi chiusi guardo il sole,faccio colazione,accendo la televisione
tra cartoni e saluti romani al cupolone,tra il ricordo di partigiani,la festa del
lavoro e le politiche rassicurazioni, basta morire di fatica.mentre qualcuno spegne la fiamma olimpica,la pace è il suo fumo che svanisce al
vento,sono figlio del mio tempo,ancora qui chiamato a difendere il mio libero credo,
sono stanco,vivo nelle provincia della mia confusione, mentre c'è chi lotta per le
poltrone,con i fucili caldi pronti alla federale rivoluzione.stanca l'anima stanco il corpo,enrico dov'è finito quel pensiero che ci faceva
sperare, mi ritrovo solo, è il conto da pagare per la mia buona intenzione, lascio
che svanisca nel molle ventre di un'illusione, mentre qualcuno erige eroi di
malaffare alla nazione.
Pubblicato da ras alle 20:29 2 commenti
giovedì 1 maggio 2008
1 maggio festa dei lavoratori
Pubblicato da ras alle 11:32 3 commenti