domenica 11 gennaio 2009
martedì 16 dicembre 2008
del mio domani ne ho certezza
nella fessura che si crea fra le mie dita quando mi copro gli occhi per non vedere,uno spiraglio di curiosità
della bruttura di questo circondato malcontento penetra nei miei occhi,ho sopportato l'insulto camminando a
testa alta e di quest'infierire sul mio corpo esanime di dolor non se ne sente.mi sono alzato ancor Più di pelle
dura come roccia che non si scalfisce e la mia idea ancor Più pura,mentre tutti si affrettavano a correre verso le
braccia tese di un morale giudizio difficoltosamente mi aggrappavo per risalire la pena ed espiare da dentro
questo male, perché io non son la via da seguire ed il mio ego è tanto trasparente che lo puoi trapassare,ho
difeso i miei sbagli come i figli più deboli della mia anima.sono il cattivo maestro che contro me si ritorce ma
non sonala vittima della tua applicazione del buon senso comune della reale apparenza,è qui che si erge il
monumento Più alto della mia personale resistenza.ne ho abbastanza di morale da costruire un altare alla virtu
della concreta fede dell'uomo retto, come la mia strada e dritta senza nulla guardare pronto ad andare verso il
mio peccato nel modo Più insensato e nel dono Più sprecato se mi devo inchinare a questa approssimativa realtà che
alla pelle mi si attacca e passa il mio corpo fino ad arrivare al cuor mio e cerca di cambiare questo ostinato
destino a me avverso sono io infine ciò da cui devo fuggire non credo , credo in me e alla mia maledizione e ne
brindo fiero al cospetto di questo orrore almeno una certezza mi ritrovo fra le mani del mio perduto domani
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giovedì 4 dicembre 2008
del nulla dire
accorgendomi del fatto che guardando a ritroso, l'insegnamento di questa sopravvivenza di sospetto, non rimane impressa nell'io delle cose , sostengo l'inutilità delle vicissitudini appaganti, sottraendo l'insensato richiamo all'incompletezza nel pieno dell'immensità di questa mediocrità che ci sostiene, nonostante l'ingannevole inneggiare ad una perfezione di massa coinvolge l'estrema insensatezza di questo definire concetti in modo cosi curato,senza nulla dire saltando il fatto che dietro un modo apparente di sostenere le proprie coscienze, muore nell'istante in cui si inizia a sperare la speranza stessa che le cose cambino o per lo meno si adeguino all'attitudine a cui ne dirottiamo questi destini che ci affrettiamo a guidare nella direzione a cui noi vorremmo pregiudicare la nostra essenza di diversità ostentata, rimane un concetto asciutto molto scarno nella sua semplicità,il dover riappropriarsi di se stessi in questo mare di inquietudine costante,lasciar sopire questo senso di espropriazione socio culturale,sprezzante senza freno di ego luccicante, frammento sotterraneo di un mondo loquace,eternamente frastornato rimandato ai giudizi dell'inutile perseveranza. danza nel sole l'allegro risveglio di quest'anima in questo vizio bruciato,lume della discordia riappari fra le menadi danzanti, ricercato senno scompari nell assente rimasuglio di frasi accennate e mai terminate di questa giornata persa nel vendicar se stessi alla corte della supremazia gioviale dell'ingannevole circostanza che ci riporta come d'incanto all'ennesimo sospiro di gioia nascosta.remunerata fede accogli questi insani figli dal momento che il rimpatrio nella terra dei padri oramai è negato son fiumi di lacrime rosse ciò che ci si appresta ad attraversare,ci liberiamo dall'infestato dissenso per calarci nella soffocante predisposizione ad accettare che tutto sia questo che ciò che ci è dato è grazia ricevuta, fredda intensa determinazione, ruggine alle catene si crea nella città degli oppressori.
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domenica 30 novembre 2008
di dolor nell'orgoglio
sofferente animo lucida il monile dell'interrotto sentimento, sanguina quest'anima nell'assenza di cure alle ferite,fan così male che dall'acciaio sembra siano state fatte ed io guerriero di questo mondo che mi prodigo nella mia fiera invincibilità ne soffra come il più fragile degli umani.perché duole così tanto perché i muscoli del mio petto non trattengono questa esplosione di delusa fine.io che del sentimento ne ho sempre voluto lasciar fuori la parte bivalente sapendo cosi bella e cosi tagliente, ne sono caduto al primo colpo, dove è finito il mio senso di superiore attitudine nell'affrontare le umane vicissitudini, e ritrovarmi fragile come vetro. è possibile che non ho ancora imparato a sopportare questa infame sensazione dolorosa eppure pensavo di aver creato gli anticorpi giusti, o solo che crescendo ho perso quella forza e capacità ad assorbire i colpi del cuore.forse col tempo mi gioverà questo stato di incomprensibile lacerazione,anche se ancor inaudita all'orgoglio mio,gioverà alla mia integrità al mio saper volere e al mio saper dare ma nel mentre brucia come fuoco rosso nel suo ventre vorrei spegnere questo malessere vorrei agitare me stesso come una palla con la neve per creare nella mia anima un paesaggio diverso da quel che si è creato.o sofferenza infame quante parole mi porti ancor nelle mani era da troppo tempo che non ti sfruttavo, segno del tuo diabolico fare in me ,preferivo un felice silenzio che una dolorosa loquacità.
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lunedì 15 settembre 2008
ciao wright
nel tempo rimane l'immortale canto
chi sogna di toccare la perfezione resta folgorato
ma nell'immensità del gesto ne rimane il fiore più bello
accanto al suo diamante che brilla come la piu grande stella .......
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mercoledì 3 settembre 2008
riposo forzato
primo incanto,siedo in questo silenzio,lontano dalle voci della civiltà,ripongo le
mie fatiche, mi spoglio della veste di schiavo professionale , riprendo il contatto,
con me stesso, troppo tempo sono stato fuori dalla casa della mia libera essenza.ora
sto qui su questa roccia a respirare l'aria leggera, e sentire l'acqua passare,
lascio i problemi all'entrata di questo sospirare,leggero il corpo , leggera l'anima;
a voi che non conoscete pace che correte,andate,e mai vi fermate, che delle
responsabilità avete fatto la vostra bandiera dedico il mio riposo forzato.
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venerdì 8 agosto 2008
giovedì 19 giugno 2008
giovedì 12 giugno 2008
pienezza di vuoto
vuoto incolmabile,mostro di questo essere,blocco dello scrivere la peggior pena è il
nulla da dire,consapevole perdita di parole,arranca sulla pagina bianca,la guerra
delle parole continuamente cancellate.niente e nulla son testimoni di questo silenzio,rimango nel fermo istante di questo stato di calma apparente,il posacenere pieno di idee spente, mentre sfilano cortei di fantasmi nell'anima,odio e amore,passione e dolore,trasuda l'inconfutabile
assoluto del rimaneggio del presagio,imprescindibile caos di frasi.far la scorta in tempi migliori per i giorni del cielo senza stelle,di fronte a questo sdegno,il mio sigillo regna nell'affrettata consapevolezza di questa miseria ,scrivere di getto, maestro dell'inconfutabile senso antiestetico del piacere personale,non amore o qualsiasi altro sentimento di gioviale consenso,
ripongo la mia fede nel teatro serafico.ostinato dissenso,dell'inganno scultore,costruisco le maschere dell'avvilito attore o la gioia della bella nel suo splendore,rimuovo la patina di questa benevolente illusione,con la bieca speranza del mio clamore.sonetto perfetto,rima sciolta o prosa stolta,mi travesto nel dì da uomo della svolta,insaziabile amica di questa dannata vita,la sera mi celo fra pensieri che son macigni fra le dita,dispongo le mie ansie come soldati in trincea,pronti a farsi sparare.
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domenica 1 giugno 2008
il santo debitore
la vergine bestemmia di un bevitore,il cuor la comanda,la bocca di vino, viola le labbra, attrezzati di tanto rimorso e paura di morte allo specchio del bagno della locanda.si ritrovano qui per il quotidiano modo più veloce per scordare ed il debito della coscienza nel bicchiere affogare.la sigaretta spenta male, nel fumo che alla luce sale,tra tappezzerie ingiallite, foto di cantori popolari e un'amico oramai passato,volteggiando in spirali disegna l'insano cerchio che racchiude la rabbia della delusa solitudine di un'anima sconfitta, da un amore andato , da una vita di lavoro malpagata o dalla fatica di una esistenza sprecata.all'ombra di questi palazzi nel quartiere del dio dimenticato,dove la gigantomachia della città è sferrata e schiaccia i suoi figli, arde una vecchia vita al calar del sole, tasche rivolte e viso paonazzo si consuma,la pensione di infaticabile inerzia,servo malamente bandito di fede al padrone si prostrava e che a furia di chinarsi la schiena bruciava.ora che esce, illuminato da una scritta artificiale , volta lo sguardo,un saluto all'oste e ai cari sconosciuti.ritorna all'umile dimora barcollando e vaneggiando,al signore una preghiera di una fine dignitosa or che arriva al divano suo e riposa.
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martedì 27 maggio 2008
sangue di gioiello
inconsapevole brillantezza assassina di questo diamante,l'infame vanità miete vittime di bambini soldato,i tuoi gioielli sono l'infanzia rubata di un 'infante troppo innocente per capire,lo sfruttatore schiavo avido di occidentale piacere,consuma la sua guerra nel ventre della terra rossa dove il cielo è così grande che ti ci puoi perdere nella sua pienezza,a nessuno interessa quanto dolore ci sia sul tuo monile ma tutti ne apprezzano la sua grandezza. è la morte il dono tuo più bello,tutti accecati dalla sua lucentezza,per non veder il sangue intorno, è possibile sfruttare questa bieca contentezza per il bene della tua bellezza.
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martedì 20 maggio 2008
l unità
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sabato 17 maggio 2008
eremo appassionato
rigoglioso giorno a venire,avvilita s'accascia al suolo,sublime ansimante corpo
desueto.dell'ardore appassito,un ricordo nell'animo ferito,solo un sospetto di vaga
riconciliazione con la perseverante forza di credere nel sentimento,come amante
esangue grida l'ultimo piacere,di reincarnata soddisfazione si nutre la mia
redenzione.nel fumo che si arrampica sui muri di questa condanna, rivive il tempo andato,tra i
sorrisi e voluttà consumate,quando della bellezza si mostrava il fiore e di
senescenza paura non vi era dove.rivive il rimpianto solo dell'eccesso,musa rimani
nell'istante del tuo massimo splendore,non morire come foglia che cade,se proprio
devi, riposa dolcemente fra le mie intenzioni,senza mostrar la via per l'ade .
dannati al lor veleno, lascia questi mostri di vite vissute,rimani li a cullar, chi
di pena s'infetta l'animo, la gioia è impulso per chi ostenta sorrisi come
brillanti, vive delle oppinioni altrui e di compagnia si circonda per non patire del
nero perire. or declamo il mio confesso come serpe in seno cresce l'ossesso, scura
ombra mi viene appresso,indesiderata compagnia,parallela visione della mia lucida
follia.
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venerdì 16 maggio 2008
Friedrich Nietzsche
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odio genera odio
l'odio genera odio dal male che nasce,non può che generare altro male, quando il sentimento è gravido, partorisce i figli distorti di questa insana ira, fuoco e fiamme per la guerra tra i poveri, mentre loro a pancia piena stanno a guardare.il presagio di un'oscuro tempo sta per arrivare,l'ancestrale paura di qualcosa che mina le basi alla nostra sicurezza è scoccata, attenzione alla scintilla che a tutto darà fuoco,purtroppo non si potrà più fermare,troppo lontani dal passato per poter ricordare .
(ras)
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giovedì 15 maggio 2008
lunedì 12 maggio 2008
il rimedio dell'orgoglio
bisogna riposare senza nulla cessare,il constante apparire dell'incerto,muove lo scrupolo.muta rivalsa,acre condanna,sapore di innata pesantezza,scrivo di nuovo l'oblio dell'anima, son poeta del nulla dire e dono parole a chi non può sentire,porto il rimedio al torto, riporgo l'abbreviazione del mio percepire,perchè son della falsità il volto,predico sagge maldicenze,delineo il confine tra me e il mio danno,la regola del gioco,del potere l'inganno, rimango solo qui a difendere il vuoto, bianco nulla, del mio sapere.ritorno alla mente per la diritta via, lungo cammino per il rimpatrio della ragione,accogli me e la mia illusione,dalla fretta di una lenta confusione,la persecuzione a cui mi diletto senza graffiar per difetto,la paura spinge il gesto,di giudizio riempio il mio petto, senza neanche poter sfogare,la mia arrabbiata delusione,il sardonico sorriso come molesto preavviso,discordia incessante,mutevole e vana espiazione di innocente colpa.infine a te scrittore dedico il mio pensiero leggi l'istante del tuo dolore,assimili la tua paura e ricami rime per il buon lettore,gia ti vedo nel bianco schermo che scarti i tuoi pensieri,allora metti le vesti dèll'alchemico figuro,citazione o ispirazione,plagio o confusione, senti il vuoto dell'anima e il peso della tua stanchezza e hai bisogno di gloria per compensare del tempo che hai passato ha scavare nella tua memoria.
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eugenio montale
Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza:era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
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giovedì 8 maggio 2008
l'idea vivrà sempre
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mercoledì 7 maggio 2008
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venerdì 2 maggio 2008
settimana d'aprile
mi sveglio, ad occhi chiusi guardo il sole,faccio colazione,accendo la televisione
tra cartoni e saluti romani al cupolone,tra il ricordo di partigiani,la festa del
lavoro e le politiche rassicurazioni, basta morire di fatica.mentre qualcuno spegne la fiamma olimpica,la pace è il suo fumo che svanisce al
vento,sono figlio del mio tempo,ancora qui chiamato a difendere il mio libero credo,
sono stanco,vivo nelle provincia della mia confusione, mentre c'è chi lotta per le
poltrone,con i fucili caldi pronti alla federale rivoluzione.stanca l'anima stanco il corpo,enrico dov'è finito quel pensiero che ci faceva
sperare, mi ritrovo solo, è il conto da pagare per la mia buona intenzione, lascio
che svanisca nel molle ventre di un'illusione, mentre qualcuno erige eroi di
malaffare alla nazione.
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giovedì 1 maggio 2008
1 maggio festa dei lavoratori
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martedì 29 aprile 2008
sangue misto
dedicato all'inizio della terza repubblica delle banane....da oggi in poi ne vedremo delle belle cazzi nostri..
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domenica 27 aprile 2008
le opere e i giorni di ESIODO
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sabato 26 aprile 2008
ribelle catodico
globalizzata su vasta scala.convincendoci che tutto quello che ci hanno insegnato,i valori il rispetto anche per chi non la pensa come noi, la libertà in tutte le sue forme, di scelta di vivere e di essere è roba vecchia,obsoleta. ha vinto la cultura dei 15 minuti,apparire e meglio che sapere che poter decidere ,fare parte della grande famiglia di compratori muti ,ci fa stare bene essere gli acquisitori senza problemi ci da un senso di appartenenza,benevolente sensazione di felicità di non essere con le pezze al culo . posso rateizzare la mia felicità,fare una carta fedeltà alle mie idee , assicurare i miei sogni cosi che un giorno che non si avvereranno potrò avere in cambio un
premio in denaro,tutto ciò che vogliamo è un uscita secondaria per scappare da ciò che ci siamo creati.e poi ci guardiamo intorno e ci chiediamo perché tutto è diventato una merda, perché i nostri figli ci sputano in faccia e spaccano tutto,fanno i bandaroli e rubano alle vecchiette. credo semplicemente che si sentano di merda davanti a questa civiltà che gli abbiamo proposto,che si sentano sempre inferiori alle immagini che gli vengono proposte sempre magre belle,senza macchia e difetti,felici,belli e ricchi e con il sole sempre fuori dalla finestra del loro mega appartamento che si affaccia sulle bellezze del nostro paese.si guardano intorno al loro mondo di provincia e non trovano un cazzo,il deserto quel silenzio assordante rotto solo dalle sirene delle ambulanze in corsa verso la vita,i fiumi colorati,l'aria di piombo,il verde solo sulle rotatorie.non voglio giudicare nessuno,non me lo posso permettere,sono anche io come tutti facilmente impressionabile dal tubo catodico ,quindi mi limito solo a guardarmi intorno e scrivere ciò che vedo,nessuno si senta chiamato in causa se la causa è sbagliata
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venerdì 25 aprile 2008
festa della liberazione
buon 25 aprile festa della libertà,degli uomini liberi , dell'italia repubblicana e della costituzione.
non dimenticate mai da dove venite ne chi siete,chi cerca di farvelo dimenticare,ha qualcosa da farsi perdonare.
sempre nel nostro cuore,gli uomini le donne che si sono sacrificate per la nostra libertà,per chi a portato avanti il loro credo ,che hanno condiviso le gioie e i dolori ,le perdite e gli amori.
a tutti quelli che hanno sempre creduto,che la libertà è alla base dell'essenza umana , il nostro ringraziamento di uomini liberi a coloro che hanno avuto e hanno ancora la voglia di credere e di combattere per i giusti ideali.
ancora grazie viva l'italia libera viva il 25 aprile la festa della liberazione
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martedì 22 aprile 2008
esistenza stanziale
ci hanno strappato l'invito ad un 'esistenza possibile , hanno decretato l'impossibilità della nostra redenzione, hanno bocciato le nostre apparizioni come commedianti di vite , hanno accademizzato il senso del bello ,hanno schiacciato le nostre vite, con' linerzia infaticabile del lavoro , hanno sancito inderogabilmente le tappe fondamentali della vita di un uomo, hanno riassunto in poche parole il nostro elogio funebre, perché quando saremo morti rimarrà una sola scritta su un muro . troppo poco per chi ha lottato per entrare nei libro dei giusti, per lasciare ai posteri che avranno la pancia piena ,e la mente sazia dell'illusione di una purezza d'animo senza doversi sporcare le scarpe entrando nel fango dell'esperienza ,un'ispirazione , una guida un idolacro , a cui posare le proprie vittorie e le proprie sconfitte.Abbiamo avuto sani principi e questo ci ha fatto vincere la battaglia,ma perdere la guerra contro noi stessi , perché al momento del confronto eravamo convinti,della nostra impunità e ci hanno spodestato .
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lunedì 21 aprile 2008
com'è dolce affogare nel vostro mare
siamo i figli del sudore dei nostri avi , ma dell'onesto puzzo ce ne siamo liberati in fretta e furia , mossi da una luce borghese che ci accecava . Della maestria,del saper fare, non ne portiamo neanche traccia , troppo grassi, troppo unti dalla nostra società telecivilizzata,per capire.ci siamo persi , abbiamo perso .
il territorio della sconfitta l' abbiamo occupato e ne abbiamo fatto ,la nostra terra dove uccidere il sole e fare posto alla tenebra ,dove impera la disonesta maschera . le sue donne generano mostri di avida pallidità,ma non hanno neanche il colore della cattiveria ,però si vendono come lanzichenecchi e basta una montagna in Più che perdono la guerra .ritrovo il conforto solo nella mia lamentela , so sfogare solo il mio odio ,contro me stesso non ho la forza per reagire , so solo stare male e vittimizzare il mio io, il dottore non mi da la cura,indicizza il mio male e prescrive,la soluzione che fornisce lo sciamanico rappresentante .non capisce,non patisce,non perisce,cerca costantemente le parole giuste per dirmi che non siamo una generazione di fenomeni .mi accodo alla fila della mutua ricompensa, perché la colpa è di qualcuno se ho fallito,non mia, regalo agli altri la responsabilità di me stesso ,mi guardo dentro e non vedo oltre a me stesso in questo piangere,lacrime di paraffina cadono, che invece di liberarmi ,mi ungono la faccia facendomi diventare lentamente un mostro , ma non ho il coraggio di mostrarlo agli,che sono io la causa del mio supplizio,cosi maschero la mia identità.mi travesto da rivoluzionario borghese e mi metto a gridare accodandomi al corteo delle buone intenzioni urlo, grido canto, voglio la mia libertà,voglio il mio diritto di affondare decentemente, nel vostro mare ,dove il cielo è rosso e i pesci non sanno Più nuotare ,e stanno a galla per non affogare.
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domenica 20 aprile 2008
venerdì 18 aprile 2008
Goya: Il sonno della ragione genera mostri
L'incisione di Francisco Goya Il sonno della ragione genera mostri (1797-1799), realizzata con le tecniche dell'acquaforte e dell'acquatinta, fa parte della serie intitolata Capricci, nella quale il grande pittore spagnolo espresse una ferma condanna all'oppressione del potere, all'ottusità della superstizione e a ogni forma di sopraffazione, dando vita a immagini di potente suggestione.
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giovedì 17 aprile 2008
fabrizio de andrè
Domenica delle SalmeFabrizio De AndréF. De André
( 1990 )
Tentò la fuga in tramverso le sei del mattinodalla bottiglia di orzatadove galleggiava Milanonon fu difficile seguirloil poeta della Bagginala sua anima accesamandava luce di lampadinagli incendiarono il lettosulla strada di Trentoriuscì a salvarsi dalla sua barbaun pettirosso da combattimento.I polacchi non morirono subitoe inginocchiati agli ultimi semaforirifacevano il trucco alle troie di regimelanciate verso il marei trafficanti di saponettemettevano pancia verso estchi si convertiva nel novantaera dispensato nel novantunola scimmia del quarto Reichballava la polka sopra il muroe mentre si arrampicavale abbiamo visto tutto il culola piramide di Cheopevolle essere ricostruita in quel giorno di festamasso per massoschiavo per schiavocomunista per comunista.La domenica delle salmenon si udirono fucilateil gas esilarantepresidiava le strade.La domenica delle salmesi portò via tutti i pensierie le regine del tua culpaaffollarono i parrucchieri.Nell'assolata galera patriail secondo secondinodisse a "Baffi di Sego" che era il primosi può fare domani sul far del mattinoe furono inviati messifanti cavalli cani ed un somarod annunciare l'amputazione della gambadi Renato Curcioil carbonaroil ministro dei temporaliin un tripudio di tromboniauspicava democraziacon la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni- voglio vivere in una cittàdove all'ora dell'aperitivonon ci siano spargimenti di sangueo di detersivo -a tarda sera io e il mio illustre cugino De Andradeeravamo gli ultimi cittadini liberidi questa famosa città civileperché avevamo un cannone nel cortile.La domenica delle salmenessuno si fece maletutti a seguire il feretrodel defunto idealela domenica delle salmesi sentiva cantare- quant'è bella giovinezzanon vogliamo più invecchiare -.Gli ultimi viandantisi ritirarono nelle catacombeaccesero la televisione e ci guardarono cantareper una mezz'oretta poi ci mandarono a cagare-voi che avete cantato sui trampoli e in ginocchiocon i pianoforti a tracolla vestiti da Pinocchiovoi che avete cantato per i longobardi e per i centralistiper l'Amazzonia e per la pecunianei palastilistie dai padri Maristivoi avevate voci potentilingue allenate a battere il tamburovoi avevate voci potentiadatte per il vaffanculo -La domenica delle salmegli addetti alla nostalgiaaccompagnarono tra i flautiil cadavere di Utopiala domenica delle salmefu una domenica come tanteil giorno dopo c'erano segnidi una pace terrificantementre il cuore d'Italiada Palermo ad Aostasi gonfiava in un corodi vibrante protesta.
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lunedì 14 aprile 2008
in italia non esiste più la sinistra
a mente fredda sarò capace di fare un commento su questa catastrofe intanto cercherò di formulare dei pensieri validi che vadano oltre la mia voglia di mandare a fare in culo tutti quanti , per ora la sconvolgente situazione che mi rapisce completamente i pensieri , prende il sopravvento su questa realtà ,e pensare che non ho mai votato rifondazione o comunisti italiani ,diciamo la sinistra estrema ,immagino loro come si sentano di merda .......
rispetto le idee di tutti , e voglio che anche le mie siano rispettate quindi stanotte andro a letto cercando di fare un sogno di sinistra , svegliandomi accenderò la televisione e sicuramente vedrò un portatore nano di demmocrazia esultante......mi sembra di vivere in un film, anzi i un incubo di di DAVID LINCH buonanotte .....buonanotte sinistra
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domenica 13 aprile 2008
l'ideale
Non sapranno mai, queste bellezze da vignette, questi prodotti avariati, nati da un secolo cialtrone, questi piedi da stivaletti, queste dita da nacchere, soddisfare un cuore come il mio.
Lascio a Gavarni, poeta di clorosi, il suo gregge mormorante di bellezze da ospedale: non posso trovare fra queste pallide rose, un fiore che assomigli al mio rosso ideale.
Quel che ci vuole per questo cuore profondo come un abisso sei tu, Lady Macbeth, anima forte nel delitto, sogno eschileo schiusosi in climi iperborei;
o sei tu, grande Notte, nata da Michelangelo, che torci quetamente, in una strana posa, le tue forme fatte per la bocca dei Titani.
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lunedì 7 aprile 2008
a proposito di elezioni
NON ESISTONO PAROLE MIGLIORI PER DEFINIRE IL MIO DISAGIO POLITICO .......GRAZIE AMETRANO
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mercoledì 2 aprile 2008
venerdì 28 marzo 2008
isola posse all stars
se un giorno vostro figlio vi chiederà papà cos'è il rap italiano , iniziate sicuramente da qua e non sbaglierete
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domenica 23 marzo 2008
il bestione
io sono gente che beve rosso......grande questo film
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espresso represso
l'insopportabile saggezza dell'essere , ruba ai miei rimandi la voglia di essere l'inetto moralista che perseguita i sospiri della mia giovane , aggressiva voglia di bruciare la mia mediocre esistenza resistente.mi aggrappo con difficile sopire ai momenti di felice gloria passata , rivendico il mio essere contro la mia maledizione . Non capite o non volete capire , non sapete o non volete sapere , sparite nell'immediato presente perchè passare e lasciare ,è l'infinito pratico di un rivoluzionario inerme,che fa della sua arma piu sanguinaria la sua dignità .
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domenica 16 marzo 2008
sabato 15 marzo 2008
oh imparato ad inserire i video questo è il primo e che video !
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domenica 2 marzo 2008
finalmente è uscito il film
Joe Strummer
il futuro non è scritto
nothing stands the pressure of the CLASH CITY ROCKERS
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domenica 24 febbraio 2008
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venerdì 22 febbraio 2008
il risveglio del lavoratore
tutte le mattine ti svegli un'ora prima di quello che dovresti, apri gli occhi e guardi l 0ra e pensi: troppo tardi a dormire , e troppo presto il risveglio cerchi nel letto la tua metà ma ritrovi solo le tue preoccupazioni che ti aspettano , appuntamenti , scadenze , banca, bollette , devi fare non devi fare , devi vedere deviandare;sono all'altezza non sono all'altezza ,sarà un giorno buono guardi l'oroscopo hai bisogno che qualcuno ti dica che andrà bene .ti alzi guardi fuori , sole pallido da fine del mondo ,se ti va bene se no pioggia che ingolfa ;freddo nelle ossa , stomaco vuoto da riempire , mangi tanto che devi stare in pedi , fumi e vorresti vomitare tutto , corri perchè sei in ritardo ,pensa in fretta e attacca l'automazione della tua vita. Sali in macchina corri nel traffico fermo ,c'è sempre qualcuno che ha meno fretta di te , urla ,grida manda a fare in culo chi ti sta davanti,e cerchi approvazione da quello dietro , perdi 10,20,trenta minuti o piu della tua vita a maledire chiunque,imbottigliati,incravattati,incazzati.....l'unico che sembra essere felice e lo speaker radiofonico he spara cazzate gia la mattina presto ;sei nervoso sei acido , sei rincoglionito ,i buoni propositi della sera prima vanno a farsi fottere subito dopo la prima sigaretta arrivi alla prima ora di lavoro che gia vorresti essere da un altra parte finche come sempre ti chiedi se è la vita che volevi fare.......e con sapiente saggezza ripeti il tuo mantra di felicità acquisita , il tuo schermo piatto da 100 pollici ti da la forza ....sei schiavo dei tuoi oggetti , e senti di essere solo la merdosa benzina che fa muovere il sistema della tua paranoia.corriamo tutti insieme che il paradiso ci aspetta
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domenica 10 febbraio 2008
obbbbama
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martedì 5 febbraio 2008
auguri bob lion of judah
dal film che ho visto ieri io sono leggenda premetto che era meglio 28 giorni dopo ma non è quello il punto,il
punto è che nel film will smith incontra una donna e lui gli parla di bob e lei non lo conosceva ,conosceva solo i
figli non sapendo chi era il padre(bob) ; questo mi ha fatto pensare che un giorno nessuno più saprà chi era bob
marley , non mi stupisce tutto ciò perchè se si è dimenticato cos'èra la resistenza, cos'erano i regimi
totalitari,il popolo armeno , la guerra totale in africa ,e tutta la storia, figuriamoci se ci si dovrebbe
ricodare chi era un cantante comunque c'è un giorno che li ricorda ma per nostra sfortuna non c'è un giorno che
ricorda bob marley. Attenzione non sto mettendo sullo stesso piano bob e la resistenza mai mi permetterei ma il messaggio di liberta
fratellanza , pace e di rivoluzione per cambiare un mondo ingiusto quello si.Non dico il marley di no woman no
cry, contutto il rispetto una delle canzoni più belle mai cantata da bob,ma quello di burning and lootin, quello
di revolution , quello che cantava tutto il suo odio per babilonia , che succhia il sangue ai bambini ....i
nostri figli non sapranno più del suo messaggio , della rivolta che attaccava il sistema corrotto dei CORROTTI,
che cerca di dividerci per farci stare sempre in guerra fra di noi senza conoscere che un mondo dove la pace e la
fratellanza può esistere certo serve alle multinazionali al potere , perchè un popolo unito è una minaccia
(dividi e impera )un popolo diviso si può controllare meglio .perchè la globalizzazione è nel costume pop di questi tempi non nel potere, quindi basta far passare marley come
un cantante pop per diluire il suo messaggio di rivolta e come tutto il pop verrà dimenticato , e per questo che
tra dieci anni i nostri figli sapranno chi sono il dolce e gabbana e non sapranno che c'era qualcuno che cantava
di una presa di coscienza della nostra vita dei nostri diritti , di tutto ciò che concerne la nostra libertà ,
dell'universalita del messaggio di amore e pace , che tocca tutti perchè tutti una volta hanno sentito marley, non
un prodotto di nicchia , come il nuovo reggae . ma credo che non si può spiegare la forza del messaggio di bob
perchè è dentro che ti colpisce e ognuno viene colpito a suo modo ,perchè non ha confini colpisce tutti belli e
brutti , perchè ti contagia , perchè non riesci a farne a meno perchè non riesci a dire no non e giusto ,perchè ti
prende l'anima e ti coinvolge in uno skanking che non puoi fermarti, perchè non ha la potenza del rock , maè
leggero come un soffio di vento, una piacevole brezza in un giorno di caldo , e ti coinvolge ti tira dentro la sua
voce urlata ma soffice ,è come se l'anima stà parlando non più l'uomo, come un retrogusto agro dolce ,ed ha la
stessa forza del rock se non di più ....non è una didascalia storica sulla vita di questo cantante e della sua straordinaria storia racconto solo cio che
lui per me è , e per me lui è il profeta, della parola dei giusti,di chi oppresso non ha voce .non si può essere rasta a milano ,troppi accordi devi fare con babilonia , ma è lo spirito che conta ,di questo
ne sono convinto ,solo quello ;non c'è bisogno di avere i dred , o fumare , quella è roba per chi se lo può
permettere ,quella è roba sacra, per chi è convinto per chi non mangia carne e non usa il sapone e niente medicine
, per chi non fa accordi con babilonia. Quindi terminando questo breve pensiero penso proprio che il nostro compito sarà quello di guardare e di creare
un futuro , per noi e per i nostri figli,non un utopia ma un futuro concreto fatto di idee giuste ,non di soldi
giusti, raccontando loro chi erano gli uomini che ci hanno ispirato che hanno ispirato la nostra idea di giustezza
, di amore di pace di presa di coscienza di noi stessi ,come individui capaci di creare qualcosa di buono, Fargli
sapere chi era il nemico contro cui si combatteva la nostra guerra morale e di cambiare le cose che non andavano
bene . la rivoluzione è dentro di noi e bisogna solo scegliere il modo migliore per metterla in atto , non con
armi ma con la forza la fede nelle nostre idee di libertà ,pace e fratellanza , con le armi ci sarà sempre
qualcuno più forte di te ,solo il sapere sarà il mezzo più potenteche avremo a disposizione. non c'è mai un buon
motivo per la guerra ma c'è nè sempre uno buono per fare la pace
Riguardo alla questione della discriminazione razziale, la Conferenza di Addis Abeba ha insegnato questa ulteriore
lezione, a coloro che la vogliono imparare: finché la filosofia che considera una razza superiore e un’altra
inferiore non sarà finalmente screditata e riprovata; finché in nessuna nazione vi saranno più cittadini di prima
e di seconda classe; finché il colore della pelle di un uomo non avrà più valore del colore dei suoi occhi; finché
i diritti umani fondamentali non saranno ugualmente garantiti a tutti, senza distinzione di razza; fino a quel
giorno, il sogno di una pace duratura, la cittadinanza del mondo e le regole della morale internazionale
resteranno solo una fuggevole illusione, perseguita e mai conseguita; e finché l’ignobile e drammatico regime che
oggi opprime i nostri fratelli in Angola, in Mozambico, in Sudafrica, con le sue disumane catene, non sarà
rovesciato e totalmente spazzato via; finchè il bigottismo, il pregiudizio e l’interesse personale inumano e
malizioso, non saranno sostituiti dalla tolleranza, la comprensione e i buoni propositi; finchè gli africani non
si alzeranno e parleranno come esseri liberi, uguali agli occhi di tutti gli uomini, come sono uguali davanti agli
occhi del Cielo; fino a quel giorno il Continente africano non conoscerà pace. Noi africani, combatteremo, se
necessario, e sappiamo che vinceremo, poiché confidiamo nella vittoria del Bene sul Male. » (Haile Selassie I)
Robert Nesta Marley (Sant'Ann Bay, 6 febbraio 1945 – Miami, 11 maggio 1981
«La mia musica vivrà in eterno. Forse è stupido dirlo, ma quando sono sicuro delle cose, io le dico. La mia musica
vivrà per sempre.»
Bob Marley
« Sono una persona libera perché non sono stato educato, altrimenti sarei stato uno schiavo anche io »Bob Marley
Discografia ;
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mercoledì 30 gennaio 2008
lunedì 28 gennaio 2008
sfida il buio speaker demo il miglior testohip hop italiano di sempre
Pubblicato da ras alle 23:26 0 commenti